Il prossimo 2 ottobre si aprirà la seconda sessione della XVI Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi sulla sinodalità, che chiuderà il lungo percorso di ascolto e discernimento ecclesiologico durato quattro anni. L’ampio saggio dei due noti teologi sudamericani Rafael Luciani e Agenor Brighenti offre una precisa disamina del cammino finora percorso, riletto secondo la chiave ermeneutica di un’«ulteriore recezione del Concilio Vaticano II» operata, in particolare, mediante la valorizzazione dell’immagine di Chiesa «popolo di Dio». Riprendendo puntualmente i documenti sinodali, gli autori mostrano come sia in atto una «svolta ecclesiologica» che, pur nelle incertezze e nei conflitti di mentalità che segnano tutti i momenti di cambiamento, cerca di portare a compimento la recezione del Vaticano II: «In questo senso, il processo in corso matura l’essenza di ciò che significa essere Chiesa, integrando nella sua definizione due dimensioni che le sono costitutive: quella missionaria – nel solco della novità introdotta dal Vaticano II in Ad gentes – e quella sinodale – come sua maturazione nell’attuale fase di recezione conciliare sotto il pontificato di Francesco».
Il prossimo anno ricorderemo i sessant’anni della chiusura del Concilio Vaticano II e con esso la straordinaria stagione che l’ha accompagnato, animata da uomini e donne di eccezionale levatura dei quali è saggio che la Chiesa non perda le tracce. Si propone in questa prospettiva il recente volume edito da Vita e Pensiero e curato da Marco Vergottini, Sulle spalle di giganti. Storie cristiane dal Vaticano II1, che propone i ritratti e la preziosa eredità di 40 di queste figure luminose. Una guida alla riscoperta della lezione conciliare che, come sottolinea S.E. Franco Giulio Brambilla, vescovo di Novara, presidente della Commissione Episcopale per la Dottrina della fede, l’annuncio e la catechesi della CEI, rappresentano «una vera galleria di personaggi da visitare per sapere da dove veniamo e cosa possiamo ancora osare».
Francesca Peruzzotti, docente di Teologia presso l’Università Cattolica di Milano e Piacenza, si propone di riflettere in questo denso e brillante studio sulla questione del ruolo dei cristiani nella storia, situandola nella specificità del contesto odierno, del quale offre una rapida ed efficace descrizione. Questa generazione vive infatti una specifica curvatura del rapporto con la temporalità, particolarità che chiede di essere compresa piuttosto che liquidata, magari in nome della diversità cristiana. Disegnato l’atteggiamento di fondo che distingue il vissuto del cristiano nella storia, l’Autrice afferma che, evitando irenismo e prese di distanza, «ai cristiani è costantemente affi data un’opera di traduzione, che determini nella finitezza loro contemporanea il valore insuperabile che emerge nel vangelo di Gesù. Quel ritorno all’origine non corrisponde al rifiuto dall’attualità, ma all’apertura a un avvenire non predeterminabile».
Da tempo docenti di teologia e responsabili della formazione del clero notano una marcata disaffezione alla riflessione critica da parte degli aspiranti al presbiterato, quasi una «silenziosa divaricazione» tra studio e ministero, riflesso della cultura ambiente che indirizza verso visioni estremizzanti sulla realtà, e favorisce il ritorno di identità ecclesiali rassicuranti e difensivistiche. Don Giancarlo Zurra, presbitero della diocesi di Alba (CN), docente di Ecclesiologia presso l’ISSR di Fossano (CN) e presso la Facoltà teologica dell’Italia settentrionale, sezione di Torino, propone un’appassionata e argomentata perorazione della necessità dello studio per un equilibrato esercizio del ministero. Un’esperienza che vada oltre le sue riduzioni intellettualistiche e autoreferenziali, uno studio inteso come ‘corpo intermedio’, in grado di scardinare l’attuale inclinazione verso atteggiamenti autocentrati. «Rilanciare luoghi che allargano occasioni di confronto permette invece di promuovere le condizioni per la nascita di pensieri collettivi, grazie ai quali diviene più possibile camminare insieme, superando paure e disincanti».
Il pluralismo religioso, nelle sue variegate forme, è un dato consolidato anche nella società italiana. Tuttavia teologia e pastorale sembra fatichino ancora a intercettarlo e leggerlo nelle sue istanze. Il contributo di don Maurizio Medina, docente di Teologia e storia delle religioni presso l’ISSR di Novara, viene in aiuto offrendo una panoramica dei Nuovi movimenti religiosi, distinguendo in essi cinque trend principali e proponendo una lettura in profondità delle provocazioni che propongono alla Chiesa, poiché essi hanno la caratteristica di fungere «da indicatori dei bisogni esistenziali presenti nel corpo sociale, e in qualche modo possono consentirci di anticipare nuove esigenze spirituali condivise».
Nel 2024 ha preso avvio la pubblicazione, in traduzione italiana, dell’opera omnia di Charles de Foucauld (Strasburgo, 1858 – Tamanrasset, 1916) i cui testi saranno tradotti direttamente dai manoscritti conservati negli Archives Diocésaines di Viviers, in Francia, e pubblicati integralmente. Mons. Claudio Stercal, docente di Teologia spirituale e direttore del Centro Studi di Spiritualità della Facoltà teologica di Milano, presenta i frutti resi disponibili dall’uscita del primo volume. Si tratta di una riflessione centrata sul tema della «dolcezza» che caratterizza l’esperienza cristiana e in particolare l’itinerario alla ricerca della «totalità» in Dio. Sensibilità che non appartiene solo a Charles de Foucauld, ma a ogni esperienza cristiana autentica e matura, e rappresenta un invito a una ‘ricerca’, ancora oggi necessaria e attuale, volta «ad approfondire la comprensione del rapporto “personale” e “totale” con Dio, da “discepoli”, sempre necessaria per far crescere e maturare tutti nella propria esperienza personale».
Proseguiamo nel servizio alla predicazione della liturgia feriale con la presentazione di una breve bibliografia ragionata sulla lettera ai Galati, che verrà proclamata nella liturgia feriale romana a partire dalla seconda settimana di ottobre. Ne è autore don Stefano Romanello, biblista e docente di Sacra Scrittura in diverse Facoltà teologiche del Nord Italia, che qui offre agili indicazioni di lettura utili a orientarsi fra l’ampio materiale disponibile.