
LA RIVISTA DEL CLERO ITALIANO
Mensile fondato nel 1920
La Rivista del Clero italiano, mensile fondato nel 1920, è uno strumento di aggiornamento pensato per quanti nella Chiesa italiana rivestono ruoli di responsabilità (vescovi, preti, laici impegnati). Essa propone una linea editoriale attenta ad interpretare le transizioni in atto, sia nel contesto religioso sia in quello socio-culturale.
Gli articoli pubblicati, di taglio prevalentemente non specialistico, mirano ad alimentare un sapere della fede cristiana radicato nella fede evangelica e proprio per questo aperto all'ascolto dell'odierna vicenda storica e alla sua interpretazione credente. La struttura di ciascun fascicolo prevede un editoriale di apertura, cui seguono alcuni studi di interesse generale (biblico, pastorale, teologico, culturale), brevi note, la recensione di un libro particolarmente significativo, e alcuni spunti per la predicazione domenicale.
In questo numero
EDITORIALECONTRIBUTIL’‘intelligenza spirituale’ come conversione del prete. Breve meditazione teologica
di Giuseppe Colombo
pagine: 8
€ 3,60
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Molti dei lettori avranno probabilmente incontrato, nel corso della loro formazione teologica, gli impegnativi ed esigenti scritti di ‘don Pino’, figura di rilievo della teologia post-conciliare, fra i fondatori e poi a lungo preside della Facoltà teologica dell’Italia Settentrionale, scomparso nel 2005. Per ricordarne la figura, in occasione del centenario della nascita, pubblichiamo una meditazione proposta nel 1996 ai seminaristi del Biennio teologico del Seminario di Milano. Il breve testo è saggio eloquente del suo stile teologico rigoroso, di un pensiero che si costruisce per passaggi meticolosamente argomentati, avulso da ogni retorica e ricorso al pensiero ‘comune’, fino alla proposta di conclusioni limpide e dal sapore autenticamente cristologico. Il titolo originale della meditazione, La coltivazione di una ‘intelligenza spirituale’ come elemento di conversione nella vita personale del prete, indica in modo eloquente le due grandezze messe in relazione: il profilo più autenticamente cristologico della fede e la sua assimilazione come forma della vita personale nella sua interezza, anche per il prete. «Probabilmente è questa la vera “riforma” della Chiesa che evidentemente si propone in positivo, perché la liberazione dai “tabù” che sono in realtà delle repressioni, coincide automaticamente con l’acquisizione di verità, di luce, di essere, per sé e per gli altri, per tutti».
La casa del prete. Decalogo per una dimora accogliente
di Franco Giulio Brambilla
pagine: 11
€ 3,60
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Pubblichiamo l’omelia che S.E. Franco Giulio Brambilla, noto teologo e vescovo di Novara, ha tenuto alla Messa crismale del Giovedì Santo 2023, imprimendole una connotazione sapienziale di forte impatto pastorale. Il tema prescelto, la ‘casa del prete’, istruito dall’esperienza delle visite pastorali presso le canoniche e fatto reagire con gli imperativi del decalogo, si presta in modo sorprendente a rileggere punti di forza e di debolezza del ministero, aiutando concretamente i presbiteri ad approfondire i significati impliciti alle modalità del loro modo concreto di abitare. Il testo è ricco di annotazioni fenomenologiche che vengono sapientemente riferite a comportamenti e atteggiamenti rappresentativi e rivelativi della qualità spirituale del ministero, il modo con cui un vescovo si prende cura del suo presbiterio.
La realtà è superiore all’idea. Le persone LGBT+ in parrocchia
di Marco Gallo
pagine: 11
€ 3,60
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La questione della presenza di cristiani LGBT+ in molte comunità è un dato di fatto e solleva interrogativi profondi e persino urgenti: «Se si dà spazio all’ascolto dei gruppi giovanili o degli scout è addirittura evidente che, non solo la questione è posta, ma che essa riveste uno spazio tanto significativo da rivelarsi addirittura come il criterio di affidabilità o del dubbio sulla reale bontà della Chiesa tutta». L’intervento di Marco Gallo, presbitero della diocesi di Saluzzo, parroco e docente di Teologia dei Sacramenti in diversi Istituti teologici piemontesi e a Parigi (Institut Catholique), affronta il tema sotto il profilo squisitamente pastorale tracciando, alla luce dell’insegnamento di Amoris Laetitia, il disegno pastorale che oggi può coinvolgere nelle nostre parrocchie italiane le persone LGBT+. «La realtà è superiore all’idea»: il lavoro della teologia ha aperto numerosi cantieri, ma appare ancora lungo. Nel frattempo, il dato teologico che si offre all’azione pastorale conferma che a questi percorsi si può dare forma anche provvisoria, leale e in dialogo ecclesiale aperto, e «comunità generative, che non hanno dottrine e regole diverse dalle altre, ma in cui […] si trova un modo di porsi in ascolto dello Spirito e tra tutti», pur senza risposte defi nitive, sembrano già capaci di avviare processi. Come spesso avviene nella storia della chiesa, la pastorale anticipa quello che poi la teologia riflette.
Spostare il baricentro? Riflessioni sull’Iniziazione cristiana dei bambini
di Riccardo Lisoni
pagine: 9
€ 3,60
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Don Riccardo Lisoni, parroco a San Giovanni e Santa Brigida a Piacenza, propone qui il racconto dell’esperienza di rinnovamento dei percorsi di Iniziazione cristiana, da anni in atto nella sua parrocchia. L’intervento si propone di narrare con semplicità e trasparenza una sperimentazione che cerca di superare le secche metodologiche che oggi rendono via via sempre più infruttuoso la pur generosa profusione di energie da parte di preti e catechisti. L’intuizione a cui don Lisoni cerca di dare corpo è il progressivo spostamento dell’attenzione dai bambini ai genitori, offrendo a questi l’opportunità di spazi di accoglienza, confronto, riflessione e ascolto del Vangelo. L’esperienza sta portando a risultati interessanti, contribuendo a rivitalizzare e ridisegnare la fi sionomia comunitaria e ad approcciare in modo più aperto e positivo il mondo degli adulti.
ESPERIENZE PASTORALILa nuova vita di un Seminario. Un’esperienza di riutilizzo ecclesiale
di Michele Morandi
pagine: 6
€ 3,60
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Col racconto di questa interessante esperienza pastorale, torniamo sulla pressante tematica della destinazione degli spazi ecclesiatici divenuti obsoleti, già affrontata sul fascicolo di ottobre dello scorso anno. In quella sede il prof. Longhi, docente di Storia dell’architettura presso il Politecnico di Torino, perorava l’avvio di un «agire architettonico di ogni comunità che consenta la continua riappropriazione delle proprie strutture, attualizzandole e rendendole così sempre abitabili e usate, sia come potente mezzo di comunicazione e testimonianza della fede, sia come strumento di testimonianza e impegno sociale». La vicenda del riutilizzo del seminario di Faenza, qui ben narrata per le rubrica «Esperienze pastorali» da don Michele Morandi, vicario generale della diocesi di Faenza-Modigliana, si pone nel solco di quella intuizione, mostrando come gli spazi di un seminario possano essere vissuti oggi come ‘casa’ per molti giovani: «propedeutica, fraternità, biblioteca, scuola, spazi esterni, luogo di lavoro e di preghiera, di musica e di arte, sono gli elementi che compongono la vita quotidiana dell’immobile che non mira a diventare una citta della indipendente e autonoma, ma che vede la sua “missione” nell’offrire spazi che narrano, insieme alle persone, contenuti evangelici per la loro vita».
TERZA PAGINACome buoni amministratori della multiforme grazia di Dio. Rilettura di un saggio di Gabrio Forti e Silvano Petrosino
di Sergio Massironi
pagine: 11
€ 3,60
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Lo scorso anno è comparso per i tipi di Vita e Pensiero il saggio Logiche follie. Sacrifici umani e illusioni della giustizia, scritto da due autorevoli docenti dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano: Gabrio Forti, professore di
Diritto penale e Criminologia e Silvano Petrosino, professore di Teoria della comunicazione e Antropologia religiosa e media. Il libro analizza quei meccanismi di ‘ragionevole follia’ che conducono l’umano a regolare la giustizia secondo logiche contabili, sacrificali ed espiatorie, alla cui base sta la difesa del primato dell’economico. Per la rubrica «Terza pagina», don Sergio Massironi, direttore di ricerca – Area teologia Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, opera un’interessante rilettura del testo, mostrando come i meccanismi lì studiati e smascherati abbiano a che fare con un’interpretazione del religioso che la rivelazione cristologica ha archiviato per sempre, pur presenti ancor oggi nella tentazione di ricostruire rassicuranti recinti del sacro. SENTI CHI PARLALa testimonianza di una sorpresa. Intervista a Sandro Veronesi
di Teresa Bartolomei
pagine: 10
€ 3,60
Abstract ∨
Sandro Veronesi è un noto e affermato scrittore, autore di fortunati romanzi come Caos calmo (con i quali vince il Premio Strega nel 2006 e nel 2019) e Il Colibrì (2019, Premio Strega l’anno successivo). Vincitore di molti altri prestigiosi premi letterari, Veronesi è una figura di primo piano dell’attuale panorama letterario. Teresa Bartolomei, membro della nostra redazione, lo intervista per la rubrica «Senti chi parla», con l’intento di mettersi in ascolto di un intellettuale di rara sensibilità che, pur non credente, nutre uno sguardo aperto e indagatore verso il cristianesimo e i suoi fondamenti, restituendone un’immagine interessante e per alcuni aspetti anche sorprendente. È anche questo modo, forse uno dei più interessanti, per attivare il vero senso di un ascolto sinodale.
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