Il dibattito sul ‘volto’ di Gesù, sulla sua figura quale emerge dalle fonti storiche, non cessa di essere molto vivace, come testimonia anche la recente pubblicistica. È su questo sfondo che don Gianni Colzani (docente di Missiologia alla Pontificia Università Urbaniana di Roma) colloca la Terza ricerca sul Gesù della storia. Se la prima, nell’Ottocento, ne aveva negato l’esistenza, e la seconda, nel Novecento, aveva ‘demitizzato’ la figura di Gesù, la terza, invece, mira a ricostruire la storia di Gesù nella prospettiva della sua ebraicità anche sulla scorta dell’abbondante materiale delle fonti extrabibliche oggi disponibili. Gli esiti molto diversificati di questa Terza ricerca non sembrano soddisfacenti: «Il risultato è scarno e segnato da contrasti insoluti». L’Autore, nella parte conclusiva dell’articolo, ove viene riportata la posizione di Benedetto XVI con il suo Gesù di Nazareth, colloca la questione all’interno della più ampia problematica del metodo storico-critico, del suo valore e dei suoi limiti per la fede cristiana.
Riproduciamo qui la relazione che mons. Gianni Ambrosio (assistente generale dell’Università Cattolica e docente di Sociologia della religione alla Facoltà teologica di Milano) ha tenuto l’estate scorsa al Convegno Nazionale dei Consiglieri ecclesiastici della Coldiretti. Il tema, formazione – o, più correttamente, educazione – costituisce una delle frontiere più importanti su cui si attestano la riflessione e la testimonianza della Chiesa italiana in questi ultimi anni. Certo, si tratta di uno degli ambiti in cui oggi l’umano viene maggiormente minacciato, come emerge dalla sintetica ricognizione socio-culturale delineata nella prima parte dell’articolo, dove si parla di «educazione in esilio». Ma se la mentalità e l’ethos oggi dominanti rendono particolarmente laborioso il compito educativo, genitori ed educatori devono evitare scoraggiamento e pessimismo. In questo senso, mons. Ambrosio non rinuncia a proporre alcune efficaci linee propositive riassunte dalla cifra della «cura»: cura dell’ordine, dei contesti di vita, delle emozioni, dell’autorità e della libertà.
L’articolo di don Gianantonio Borgonovo (docente di Esegesi dell’Antico Testamento alla Facoltà teologica di Milano) riprende e sviluppa alcune questioni poste dai "Lineamenta" per il prossimo Sinodo dei vescovi su "La Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa" (ottobre 2008). I temi trattati appaiono particolarmente significativi in questa fase di discussione e di verifica: il rapporto tra Scrittura e Parola di Dio; l’ispirazione, la Scrittura come anima della Teologia; la perenne validità del Primo Testamento; il Popolo di Dio e le sue Scritture; il dialogo ebraico-cristiano.
Il volto della Chiesa in Italia sta cambiando anche grazie ad alcune sperimentazioni pastorali avviate nelle diocesi. Oltre a quelle relative alla nuova presenza della comunità cristiana sul territorio (parrocchie, unità pastorali, comunità pastorali ecc.), si stanno diffondendo esperienze di rinnovamento dell’iniziazione cristiana. L’articolo di don Caspani e di don Sartor – membri della Commissione arcivescovile per l’iniziazione cristiana di Milano – documenta il tentativo di riforma dell’iniziazione dei ragazzi che questa diocesi sta attuando dal 2004 su impulso del card. Dionigi Tettamanzi. Oltre che a titolo di documentazione, il loro resoconto interessa anche per gli interrogativi che gli Autori sono giunti a porsi e che pongono a quanti operano nel vasto ‘cantiere’ dell’iniziazione in Italia.