Nel mese di settembre entrerà nel vivo la «fase sapienziale», seconda delle tre previste dal percorso sinodale italiano. Istruita dalle Linee guida pubblicate lo scorso luglio, avrà quale direttrice principale l’impegnativo processo del «discernimento operativo», volto a preparare il terreno «alle decisioni, necessariamente orientate a un rinnovamento ecclesiale e mai introverse, […] per rendere più efficace l’incontro tra il Vangelo, energia vivificante e perenne, e l’umanità di oggi». S.E. Franco Giulio Brambilla, vescovo di Novara, presidente della Commissione Episcopale per la Dottrina della fede, l’annuncio e la catechesi della CEI e noto teologo, offre con questo meditato saggio un contributo teso a precisare il senso spirituale ed ecclesiologico del discernimento pratico, apporto quanto mai pertinente in questa fase sinodale che sperimenta nuovi linguaggi e nuove prassi. La prima parte della riflessione viene dedicata a questo compito; la seconda parte, che comparirà sul numero di ottobre, propone cinque ‘linee di forza’ che facciano da centro propulsore a quella conversione spirituale e riforma ecclesiale proposte dalle linee guida del cammino sinodale, riattivando lo ‘scambio simbolico’ tra il Vangelo e gli uomini e le donne di oggi: «Non è precisamente la buona circolarità tra Vangelo e umanità, tra Chiesa e mondo, che era stata il sogno del Concilio e che forse si è svigorita e spenta negli ultimi decenni […], che aiuterà a dire e donare il Vangelo agli altri nella lingua degli altri?».
Questo importante testo di Tomáš Halík (teologo e filosofo ceco, docente all’Università Carlo di Praga) riproduce il suo discorso di apertura alla XIII Assemblea della Federazione Luterana Mondiale tenutasi a Cracovia il 14 settembre scorso su «Un solo corpo, un solo Spirito, una sola speranza». Per la prima volta un teologo cattolico è stato chiamato a inaugurare questo importante incontro del mondo protestante, segno di spiccata sensibilità ecumenica e di apprezzamento per il pensiero di Halík (del quale ricordiamo Pomeriggio del cristianesimo, pubblicato da Vita e Pensiero) oltre i confini della Chiesa cattolica. Il teologo ceco propone qui una prospettiva di ampio respiro che reinterpreta l’istanza ecumenica alla luce della riforma che questo tempo di crisi domanda a tutte le Chiese. L’unità dei cristiani, afferma Halík, sarà possibile solo nella cornice «dello sforzo teso a riunificare la famiglia umana tutta», assumendo la comune responsabilità nei confronti delle ferite che oggi affliggono il nostro mondo: cambiamento climatico, guerre, disuguaglianze. Una riforma che assicuri una rinnovata vitalità al cristianesimo esige insieme «un’incarnazione creativa della fede dentro la cultura viva, dentro il modo di pensare e di vivere della gente», la riscoperta della relazione tra dimensione spirituale e dimensione esistenziale della fede. Come si vede, prospettive e sensibilità che caratterizzano una Chiesa che trascende se stessa, in linea con la riforma sinodale promossa da papa Francesco.
Siamo alla vigilia della seconda fase della XVI Assemblea generale ordinaria del Sinodo, convocata a Roma il prossimo ottobre. Il tenore dell’evento rischia di far dimenticare il grande lavoro svolto nella prima fase – la consultazione del popolo di Dio nelle Chiese locali –, organico ed essenziale al processo sinodale. Don Dario Vitali, docente di Ecclesiologia presso la Pontificia Università Gregoriana e membro del Gruppo di coordinamento del Sinodo, offre qui una preziosa e puntuale rilettura ‘dall’interno’ degli orientamenti che hanno indirizzato l’impostazione della prima fase, spiegando le ragioni che hanno guidato la Segreteria del Sinodo in alcune scelte di fondo, determinanti per lo svolgimento del processo sinodale: «Un’interpretazione diversa avrebbe dato luogo a percorsi ed esiti diversi. Rileggerli significa comprendere più a fondo un’esperienza che ancora non è penetrata profondamente nella coscienza della Chiesa cattolica». Ne emerge un racconto della prima fase che mostra il significato e la portata di questo Sinodo per la vita della Chiesa.
Accostiamo ai contributi più teologici e specialistici proposti nel presente numero della Rivista questa bella e appassionata presentazione della «fase sapienziale » del sinodo ‘italiano’, raccontata con prosa agile ed efficace da Lucia Capuzzi, giornalista di «Avvenire» e membro del Comitato nazionale del Cammino sinodale delle Chiese in Italia. Il contributo offre la possibilità di sintonizzarsi rapidamente sul momento attuale della vicenda sinodale, conoscere le linee ispiratrici e i contenuti proposti dalle recenti Linee guida. Un utile strumento per diffondere largamente nelle comunità le informazioni essenziali sul cammino fin qui compiuto, e – soprattutto – aiutare a sintonizzare quella parte del popolo di Dio che ancora non ha avuto occasione di apprezzare la sostanza del movimento ecclesiale legato alla parola ‘sinodalità’.
Si completa qui la pubblicazione del saggio di p. Giuseppe Biancardi, docente emerito dell’Università Pontificia Salesiana, sezione di Torino, che rilegge per intero la lunga storia della catechesi. Il testo, tratto dall’importante volume Fare catechesi oggi in Italia. Tracce e percorsi per la formazione dei catechisti, autorevolmente curato dal prof. Ubaldo Montisci, mostra come le problematiche attuali siano riflesso di scelte e dibattiti avvenuti in passato, dai quali è importante apprendere per orientarsi consapevolmente nelle sfide che impone il tempo presente. La prima parte, che studia la catechesi dal Nuovo Testamento all’epoca medioevale, è comparsa sul precedente fascicolo della Rivista.
Il centenario della nascita di don Lorenzo Milani è occasione preziosa per non relegare in un angolo della biblioteca quanto da lui scritto e per evitare di ridurre in schemi semplicistici e ideologici le sue scelte di vita, le sue battaglie culturali, il suo impegno educativo e la sua testimonianza cristiana; stimolo a riscoprire la sorgente interiore di quanto don Milani ha fatto, del suo essere sacerdote, educatore, scrittore; per comprendere ancora la forza e l’attualità del suo pensiero e delle sue denunce, per riconoscere come la sua vita donata possa essere ancora generativa oggi. Pierpaolo Triani, docente di Pedagogia presso l’Università Cattolica e Vicedirettore della Rivista, per la rubrica Senti chi parla ha chiesto a Eraldo Affinati, profondo conoscitore di don Milani, noto scrittore e fondatore delle scuole Penny Wirton (dedicate all’insegnamento gratuito della lingua italiana ai migranti), di aiutarci a comprendere perché vale ancora la pena lasciarci interpellare dalla vicenda e dagli scritti del prete fiorentino.
Marilynne Robinson, fra le maggiori scrittrici americane viventi, con la sua ultima uscita, Jack (2021), ha completato un ciclo narrativo dalle profonde risonanze religiose, nel quale i riferimenti biblici danno voce all’esperienza, spesso tormentata, dei protagonisti. Per la rubrica Terzapagina don Alberto Carrara, già parroco e delegato vescovile per la cultura e gli strumenti di comunicazione sociale della diocesi di Bergamo, offre qui una bella presentazione del romanzo, mostrando come nella scrittura della Robinson la parola biblica interpreti la vita e offra parole atte a suscitare il desiderio di un mondo in cui i significati fondamentali della fede e dell’esistenza si possano narrare, con la speranza che aprano al futuro.