Libri di Luigi Bressan - libri Rivista del Clero Vita e Pensiero

Luigi Bressan

Titoli dell'autore

La cooperazione tra le Chiese cattoliche africane ed europee. Sullo scambio dei presbiteri fidei donum digital La cooperazione tra le Chiese cattoliche africane ed europee. Sullo scambio dei presbiteri fidei donum
Anno: 2012
Lo studio di mons. Luigi Bressan, arcivescovo di Trento e presidente della Commissione episcopale per l’Evangelizzazione dei Popoli e la Cooperazione tra le Chiese, approfondendo il tema dello scambio di presbiteri fra la Chiesa italiana e quelle africane, pone in risalto il problema più generale del suo valore pastorale. Ancor più delicato in considerazione del rilievo quantitativo del fenomeno: il numero totale dei sacerdoti non italiani formalmente impegnati nel servizio in Italia è infatti oggi superiore a 3.000 ed è in costante aumento. Al fi ne di rendere più feconda e ordinata la cooperazione, la CEI ha recentemente rivisto le convenzioni che la disciplinano (giugno 2010), ribadendo in particolare l’obbligatorietà del parere col vescovo del paese d’origine che attesta sia la condotta di ogni sacerdote sia la sua volontà di cooperare. Corrispettivamente, viene lì sottolineata l’importanza che il vescovo ospitante giudichi quali siano i reali frutti del lavoro dei fidei donum, «in termini non di prestazione ma di cooperazione ecclesiale, in termini non di manodopera ma di fraternità, non in quantità di celebrazioni ma di testimonianze e di qualità sacerdotale». Queste attenzioni, conclude l’Autore, impegnano e responsabilizzano tanto le Chiese di accoglienza quanto quelle di invio e potranno raggiungere l’obiettivo voluto, anzitutto se esse non vengono interpretate come strumenti burocratici ma come stimolo alla progettualità delle Chiese locali.
€ 4,00
Presenza e servizio pastorale dei sacerdoti stranieri in Italia digital Presenza e servizio pastorale dei sacerdoti stranieri in Italia
Anno: 2010
Qualche parola per introdurre un testo il cui stile risulterà differente dagli articoli che abitualmente compongono i numeri della Rivista. In effetti, lo stile di questo scritto non è quello dell’articolo, ma piuttosto quello della comunicazione. Così originariamente è stato pensato: si tratta di una comunicazione che mons. Luigi Bressan, arcivescovo di Trento e presidente uscente della Commissione episcopale per l’evangelizzazione dei popoli e la cooperazione tra le Chiese, ha presentato all’assemblea generale della CEI dello scorso mese di maggio, come bilancio del lavoro svolto e consegna di un’urgenza alla commissione che gli sarebbe succeduta. Pubblichiamo volentieri questa comunicazione, con lo stile che le è proprio, perché ha il pregio di porre alla nostra attenzione un fenomeno che la quotidianità delle nostre Chiese locali conosce ormai da diversi anni, ma che invece fatica a trovare il rilievo che meriterebbe, all’interno del dibattito ecclesiale nazionale. Il fenomeno è presto detto: la presenza e l’azione di preti stranieri nelle nostre diocesi; presenza che conosce una distribuzione asimmetrica all’interno del territorio ecclesiale nazionale (molto diffusa nelle Chiese del Centro Italia, presente con minore intensità nelle altre zone). I discorsi che accompagnano questa presenza sono ampiamente al di sotto delle sfide che essa comporta. Sono ancora tesi tra gli estremi in opposizione (accoglienza entusiasta da un lato, come se si fosse di fronte a una ventata di spirito missionario, che ha tuttavia invertito la direzione; irrigidimento e paura acritica dall’altro, quasi questa presenza costituisse una minaccia alla specificità del volto italiano della nostre Chiese) e faticano a leggere il fenomeno per quello che realmente esprime: la declinazione in ambito ecclesiale di un mescolamento della popolazione che è in atto in modo irreversibile. Irreversibile non è sinonimo di non guidato e non monitorato. Ecco quindi il significato di questa comunicazione: intende costruire lo spazio, delimitandone gli estremi, di un giusto dibattito che la Chiesa italiana è chiamata ad istruire su questo fenomeno. Per leggerne i rischi e le potenzialità (senza la presenza di questi preti più di una nostra diocesi si troverebbe a vivere situazioni che spesso descriviamo – un po’ intimoriti – come caratteristiche delle Chiese del Nord Europa); per aiutare a costruire un discernimento che sia il più possibile spirituale e cristiano. La Redazione della Rivista si impegna a contribuire al dibattito, facendo seguire alla pubblicazione di questa comunicazione altri articoli di approfondimento.
€ 4,00
 

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