Libri di Gilles Routhier - libri Rivista del Clero Vita e Pensiero

Gilles Routhier

Gilles Routhier
autore
Vita e Pensiero
Gilles Routhier (1953) è professore di Ecclesiologia e Teologia pratica all’Université Laval (Québec) e all’Institut Catholique di Parigi. Ha conseguito un dottorato in teologia, antropologia religiosa e storia delle religioni alla Sorbona di Parigi. Si occupa in particolare del Concilio Vaticano II, della sua storia, recezione ed ermeneutica, nonché della sua influenza sull’evoluzione del cattolicesimo post-conciliare.
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Titoli dell'autore

Nuove vie del dialogo ecumenico digital Nuove vie del dialogo ecumenico
Anno: 2017
Il pontificato di papa Francesco ha impresso un nuovo stile anche nell’approccio all’azione ecumenica. Pur non sottovalutando l’importanza del livello dottrinale del dialogo, il pontefice intende l’ecumenismo soprattutto come azione già disponibile, che inizia da un «fare insieme». In questa breve nota il prof. Gilles Routhier, docente alla Facoltà di teologia dell’Università Laval, Québec, riassume le tre linee ispiratrici dell’ecumenismo di Francesco ...
€ 3,60
"Come ad amici". Lo stile dialogico del Vaticano II digital "Come ad amici". Lo stile dialogico del Vaticano II
Anno: 2014
"Un concilio che non sia recepito è un concilio che rimane senza effetto". Questa lapidaria affermazione di Y. Congar fa intuire il carattere strategico di un’adeguata riflessione sulla ricezione del Concilio Vaticano II a 50 anni dalla sua celebrazione...
€ 3,60
L’eredità del Vaticano II digital L’eredità del Vaticano II
Anno: 2012
La prossima celebrazione del 50° anniversario del Vaticano II segna un passaggio importante nella storia della sua ricezione: usciti ormai di scena i protagonisti che hanno ‘fatto’ il Concilio, si apre la delicata fase del passaggio della sua eredità alle nuove generazioni. ll prof. Gilles Routhier, docente alla facoltà di Teologia dell’Università Laval, Québec, mette a fuoco le condizioni che possano rendere effettivo il passaggio di un lascito così impegnativo: anzitutto superando la tentazione di ridurre il Concilio a un insieme di testi da conoscere e da trasmettere alla nuova generazione come un deposito inalterato, ma valorizzandolo «come modo originale di rifl essione e come atteggiamento fondamentale, una maniera d’impadronirsi delle questioni di un’epoca e un metodo per pensare nella fede». Per mantenere questo livello sostanziale di trasmissione, sottolinea il prof. Routhier, è necessario «riprendere una lettura degli insegnamenti conciliari includendo l’orizzonte d’attesa del nuovo pubblico-lettore». Senza questa attenzione l’interesse per il Concilio declinerà irrimediabilmente e la sua eredità andrà gradualmente a perdersi. Il testo costituisce l’Introduzione al volume di G. Routhier, Un Concilio per il XXI secolo, di imminente pubblicazione presso Vita e Pensiero.
€ 4,00
Sull’interpretazione del Vaticano II. L’ermeneutica della riforma, compito per la teologia, II digital Sull’interpretazione del Vaticano II. L’ermeneutica della riforma, compito per la teologia, II
Anno: 2011
Pubblichiamo qui la seconda parte del saggio dedicato da Gilles Routhier, docente alla facoltà di Teologia dell’Università Laval, Québec, al dibattito sull’interpretazione del Concilio Vaticano II (per la prima cfr. il fascicolo 11/2011, pp. 744-759). L’Autore mette a fuoco lo sviluppo del tema a partire dal 1985, quando la discussione, segnata in modo decisivo dal confronto con la corrente lefevbriana, vede il progressivo affermarsi dell’idea di una ‘ermeneutica della riforma’, portatrice di un’idea complessa di tradizione, capace di andare oltre la giustapposizione fra le tesi che vorrebbero il Concilio in posizione di ‘rottura’ ovvero di ‘continuità’ col Magistero precedente. Secondo l’Autore, entrambe concluderebbero alla svalutazione del significato del Vaticano II, la prima considerandolo in diversi punti ‘eretico’, la seconda affermando che, alla fine, il Concilio non ha detto altro che quello che già era noto. Oltre questa riduttiva contrapposizione, la prospettiva di Benedetto XVI richiama che al tempo del Concilio tre grandi questioni attendevano una risposta: la relazione tra scienza e fede, fra Chiesa e Stato moderno, il pluralismo religioso; a tutte il Vaticano II ha dato una risposta che conteneva una certa forma di discontinuità, ma senza abbandonare la continuità dei principi, poiché, afferma il Papa, «è appunto in quest’insieme di continuità e di discontinuità a diversi livelli che consiste la natura della vera riforma».
€ 6,00
Sull’interpretazione del Vaticano II. L’ermeneutica della riforma, compito per la teologia digital Sull’interpretazione del Vaticano II. L’ermeneutica della riforma, compito per la teologia
Anno: 2011
Il prossimo anno verranno celebrati i 50 anni dell’apertura del Concilio Vaticano II, distanza temporale che consente di riprendere con maggior ponderazione il dibattito sul significato che quell’evento di capitale importanza assume per il futuro della Chiesa. In particolare ancora molto viva è la discussione su come debba essere interpretato il suo insegnamento in rapporto alla tradizione magisteriale della Chiesa postridentina. ll prof. Gilles Routhier, docente alla facoltà di Teologia dell’Università Laval, Québec, cerca in questo suo intervento di ricostruire tale dibattito relativamente alla disputa che contrappone un’ermeneutica della ‘rottura’ a una della ‘continuità’. In questa prima parte del suo intervento (la seconda comparirà sul n. 12 della Rivista) la ricostruzione prende le mosse dai negoziati condotti dalla Santa Sede con mons. Lefebvre e il suo gruppo, quindi analizza la scelta, operata negli anni ’80 dal card. Ratzinger, di sottolineare la ‘continuità’ dell’insegnamento conciliare in dialettica con le posizioni tradizionaliste del vescovo di Écône. Il saggio verrà completato sul prossimo numero dalla presentazione della proposta che papa Benedetto XVI ha posto in primo piano: quella di un’ermeneutica della riforma. Secondo Routhier questa autorevole indicazione rappresenta un compito importante per la teologia, che non deve accontentarsi di una concezione meccanica e ripetitiva della tradizione, fino ad ora incapace di cogliere il Concilio Vaticano II nella ricchezza dei suoi significati.
€ 4,00
Il Vaticano II, riferimento per la ‘nuova evangelizzazione’ digital Il Vaticano II, riferimento per la ‘nuova evangelizzazione’
Anno: 2011
Lo scorso 4 marzo sono stati pubblicati i Lineamenta in preparazione al prossimo Sinodo dei Vescovi che si terrà nell’ottobre 2012 sul tema della ‘nuova evangelizzazione’. Sul significato di questa espressione pare opportuno avviare un approfondimento, anche per sottrarla ad un uso generico. ll prof. Gilles Routhier, docente alla Facoltà di teologia dell’Università Laval, Québec, in questo suo documentato studio intende precisare quale progetto e quale programma siano presupposti nella categoria di ‘nuova evangelizzazione’. Operazione possibile anzitutto riprendendo il ricco insegnamento di Giovanni Paolo II, che ha coniato l’espressione e ne ha approfondito il significato in relazione all’insegnamento del Vaticano II, con la sua sistematica attenzione ai destinatari dell’annuncio e al loro contesto. Perciò l’Autore può affermare che è proprio «questa visione del Concilio Vaticano II come annuncio del Vangelo in una forma adattata alla nostra epoca a essere a fondamento della nuova evangelizzazione». Conseguentemente: «Prendere il Concilio Vaticano II come criterio di orientamento della nuova evangelizzazione vorrà dire riappropriarsi di tale prospettiva e metterla in pratica oggi».
€ 4,00
Il «‘martirio’ dell’amore» o il martirio nel quotidiano digital Il «‘martirio’ dell’amore» o il martirio nel quotidiano
Anno: 2010
In queste ultime settimane il grande successo del film «Uomini di Dio» mostra quanto sia significativa la vicenda dei monaci di Tibhirine, trucidati nel 1996 da un gruppo di terroristi islamici sui monti dell’Atlante in Algeria. In questo articolo Gilles Routhier (docente alla Facoltà di teologia dell’Università Laval, Québec) analizza nel corpus degli scritti di Christian de Chergé – priore della comunità – la sua riflessione sul tema del martirio, andando così alle radici della luminosa testimonianza offerta poi da lui stesso e dai suoi monaci. Il martirio più che un evento straordinario ed eroico viene considerato come l’estremo sigillo del dono di sé nella semplicità quotidiana del monaco così come del cristiano in genere. «Il martire dell’amore diviene allora un modo per la Chiesa di essere compagna di strada con l’umanità ferita, di proseguire la conversazione con gli altri, senza imporre nulla, senza alzare la voce, ma mettendo il grembiule e lavando i piedi di chi si presenta e chiamando “amico” anche chi agisce con violenza, spingendosi fino ad offrirgli il proprio perdono».
€ 4,00
La ricezione del Concilio. Mentalità, soggetti e tempo di un percorso laborioso digital La ricezione del Concilio. Mentalità, soggetti e tempo di un percorso laborioso
Anno: 2010
Presentiamo la relazione che il prof. Gilles Routhier, docente alla Facoltà di teologia dell’Università Laval, Québec, ha proposto alla giornata di studio su Che cosa è successo nel Vaticano II, recentemente tenutasi all’Università Cattolica di Milano. Lo studio affronta la complessa problematica della ricezione ecclesiale del Vaticano II, focalizzando l’attenzione sull’accoglienza del messaggio conciliare inteso come proposta di un nuovo stile ecclesiale nel rapporto con il mondo, valutando quindi l’incidenza del fattore generazionale sui processi di recezione. Proprio l’approfondimento di questo secondo e poco esplorato interesse si rivela la pista più feconda di suggestioni. L’Autore invita a considerare come i difetti della pur positiva ricezione della prima generazione postconciliare abbiano determinato un atteggiamento della seconda generazione particolarmente sensibile al profilo identitario della fede cristiana. Questo conflitto generazionale suggerisce un cambiamento di approccio al corpus conciliare: terminata la fase delle ricostruzioni storiche, è forse venuto il momento di favorire un incontro fruttuoso fra il Vaticano II e le giovani generazioni, approfondendo le tematiche della relazione con la cultura, con il mondo e con gli altri, particolarmente vive nei testi conciliari e, sia pur con diversa sensibilità, cruciali anche per i giovani credenti oggi.
€ 4,00
Nuovi ministeri, Chiese locali e il futuro della missione digital Nuovi ministeri, Chiese locali e il futuro della missione
Anno: 2009
Non soltanto nel Nordeuropa o nel Nordamerica (luoghi ben conosciuti dall’autore di questo articolo), ma ormai anche in Italia molte diocesi oggi chiamano e destinano dei laici a svolgere un ministero a servizio del Vangelo e a nome della Chiesa. Molte di esse hanno anche ristabilito il diaconato. La diminuzione del numero dei preti ha di sicuro favorito questo nuovo stato di cose, ma non può essere additata come l’unica giustificazione. Ospitiamo volentieri al riguardo la riflessione del prof. Gilles Routhier, teologo canadese ormai conosciuto dai lettori della Rivista, perché ci aiuta a costruire un quadro interpretativo capace di indicarci la giusta prospettiva nel leggere il fenomeno in atto. Questi «nuovi ministeri» traducono nella pratica la consapevolezza della comunità ecclesiale circa l’annuncio del Vangelo, promossa dal Concilio Vaticano II. Questi nuovi ministeri sono perciò una chance non soltanto perché permettono alla Chiesa di andare avanti, ma soprattutto perché la riorientano alla missione in mezzo agli uomini, avendo come obiettivo il Regno. Questi «nuovi ministeri» sono un terreno nel quale la Chiesa è chiamata a misurarsi con una grande scelta: o cercare continuamente rimpiazzi per riproporre un modello istituzionale superato dai cambiamenti culturali in atto; o osare il coraggio di re-istituire il campo del ministero ecclesiale, sicura dell’assistenza di uno Spirito che non smette di accompagnare il popolo di Dio dentro la storia degli uomini.
€ 4,00
Pensare oggi la Chiesa di domani digital Pensare oggi la Chiesa di domani
Anno: 2007
È nel contempo storica e prospettica la riflessione offertaci in queste pagine da Gilles Routhier, docente di Teologia all’Université Laval, Quebec, e all’Institut Catholique di Parigi. La memoria del Concilio Vaticano II diventa l’occasione per delineare le sfide che attendono la Chiesa nell’immediato futuro. Senza farsi facile profeta, ma mantenendo la lucidità del pensiero che è propria della riflessione teologica, l’intento dell’Autore è di accompagnarci lungo alcuni dei sentieri che l’evento conciliare ha saputo aprire, mostrandoci i tanti lavori in corso che domandano ancora impegno ed energie, per proseguire quell’opera di ‘aggiornamento’ che contraddistingue il passato recente, il presente e anche il futuro prossimo della nostra Chiesa.
€ 4,00
Per una comunità cristiana grembo di iniziazione: quali scelte formative? digital Per una comunità cristiana grembo di iniziazione: quali scelte formative?
Anno: 2006
L’iniziazione cristiana continua a essere un tema di grande attualità per la Chiesa italiana, impegnata in molte diocesi a un lavoro di revisione e di rilancio. Un significativo contributo al riguardo è qui proposto da Gilles Routhier, docente di teologia all’Université Laval, Quebec, e all’Institut Catholique de Paris. La prospettiva di lettura e di analisi si mostra interessante e densa di prospettive per il nostro contesto ecclesiale: ci è chiesto di immaginare un’azione pastorale che non sia frutto di un lavoro di pura e semplice archeologia (il ripristino di un catecumenato che già alle sue origini si è mostrato al plurale e con varie sfaccettature), ma il risultato di un vero e proprio esercizio di teologia pratica: la traduzione della memoria cristiana dentro le strutture culturali odierne, che usiamo per dire la nostra identità e la nostra storia. I concetti di «formazione permanente» e di «città educativa» possono così diventare il modo di dire oggi l’intenzione originaria che sta dietro al sorgere dell’istituto del catecumenato nelle Chiese antiche.
€ 4,00
Un tirocinio ancora in corso. A quarant’anni dal Concilio digital Un tirocinio ancora in corso. A quarant’anni dal Concilio
Anno: 2005
Gilles Routhier, docente alla facoltà di teologia dell’Università Laval, Québec, propone una lettura complessiva del post-concilio, a quarant’anni dalla sua conclusione. Molte e divergenti sono le interpretazioni che vengono date di questo periodo e l’Autore dà lucidamente conto delle principali. La tesi di Routhier, fondata su ampia documentazione storica, è che il Vaticano II ha segnato un passaggio di straordinario rilievo nella storia del cattolicesimo, avendo apportato novità paragonabili soltanto alla svolta costantiniana. La recezione di tale cambiamento non poteva non comportare i problemi di assestamento che hanno caratterizzato questi decenni: «Uscire dall’epoca di cristianità, chiudere l’esperienza della Controriforma e diventare una Chiesa a dimensione mondiale rappresenta una sfida di grande portata», un inevitabile periodo di tirocinio nel quale «la Chiesa cattolica se la sta cavando bene». Su questo tema, data la sua importanza, la Rivista ha programmato altri interventi nel 2005. L’articolo riprende ampiamente una conferenza che l’Autore ha tenuto al seminario arcivescovile di Venegono (Mi) nel novembre scorso, il cui testo viene riportato integralmente nel prossimo numero della rivista «La Scuola Cattolica».
€ 4,00
 

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